DATI SCIENTIFICI:
Si tratta dell'ammasso aperto più popolare: le Pleiadi, è l'oggetto più luminoso del catalogo di Messier, con un cielo limpido ad occhio nudo si distinguono 6/7 stelle (chiamate nell'antichità "le sette sorelle"), uno spettacolo nel cielo invernale nella costellazione del Toro.
Sembra una miniatura del Grande Carro della costellazione dell'Orsa Maggiore, con l'area circondante le stelle ricca di idrogeno.
I nomi delle stelle principali (da sx a dx) sono: Atlante, Alcione, Merope, Maia ed Elettra.
La debole luminosità che avvolge l'ammasso aperto (soprattutto la stella Merope) è stata scoperta nel 1859 dall'astronomo italiano Ernesto Guglielmo Tempel.
Le Pleiadi hanno una magnitudine 1.2, un diametro di 1°50' e distano 410 anni luce.
L'età è di 80 milioni di anni, sonoformate da circa 100 stelle, hanno un'assorbimento di 0.1magnitudini ed una velocità radiale di +5 Km/Sec.
DATI FOTOGRAFICI:
La prima immagine in alto è stata effettuata dal mio sito cittadino in Dicembre 2008.
Il telescopio era uno Skywatcher 80ED 80/600mm f7.5 su montatura Skywatcher HEQ5 PRO autoguidata dal software Guidemaster tramite un rifrattore Skywatcher 70/500mm montato in parallelo. Camera di autoguida era la Magzero MZ-5m monocromatica. Lo SW 80ED montava il riduttore/spianatore 0.8X tipo II della William Optics, che portava l'80ED a 480mm di focale e f6 di rapporto focale. Ho usato una Reflex digitale Canon EOS 350D con filtro modificato Baader,ho usato pure il filtro Baader UCH-S da 2" per ridurre l'inquinamento luminoso.
Sono 33 pose da 7 minuti a 800 ISO, 9 dark, 9 flat ed 9 bias. Elaborazione DeepSkyStacker, Nebulosity, Iris e Adobe PS. L' immagine è compressa in JEPG, croppata (ritagliata) e rimpicciolita a 1100 pixel circa il lato lungo per postarla sul web.
Il telescopio era uno Skywatcher 80ED 80/600mm f7.5 su montatura Skywatcher HEQ5 PRO autoguidata dal software Guidemaster tramite un rifrattore Skywatcher 70/500mm montato in parallelo. Camera di autoguida era la Magzero MZ-5m monocromatica. Lo SW 80ED montava il riduttore/spianatore 0.8X tipo II della William Optics, che portava l'80ED a 480mm di focale e f6 di rapporto focale. Ho usato una Reflex digitale Canon EOS 350D con filtro modificato Baader,ho usato pure il filtro Baader UCH-S da 2" per ridurre l'inquinamento luminoso.
Sono 33 pose da 7 minuti a 800 ISO, 9 dark, 9 flat ed 9 bias. Elaborazione DeepSkyStacker, Nebulosity, Iris e Adobe PS. L' immagine è compressa in JEPG, croppata (ritagliata) e rimpicciolita a 1100 pixel circa il lato lungo per postarla sul web.
Le altre due immagini inferiori sono il frutto di una ripresa effettuata sempre dal mio osservatorio cittadino verso fine Dicembre 2007. Il telescopio era uno Ziel 80ED 80/600mm f7.5 ridotto a 420mm di focale (f5.25) grazie al riduttore/correttore Vixen 0.7X ideato per il Vixen fluorite 70/80mm. La montatura era la Skywatcher HEQ5 PRO autoguidata dal software Guidemaster tramite un rifrattore 90/500mm montato in parallelo, la camera di guida era la Magzero MZ-5m monocromatica.
Ho usato una Reflex digitale Canon EOS 350D con filtro modificato Baader,ho usato pure il filtro Astronomik CLS da 2" per ridurre l'inquinamento luminoso. Sono 24 pose da 6 minuti a 800 ISO, 9 dark, 11 flat ed 11 bias. Elaborazione DeepSkyStacker, Nebulosity, Iris e Adobe PS. Le immagini sono compresse in JEPG e rimpicciolite a 1000x660 pixel circa per postarle sul web.
Ho usato una Reflex digitale Canon EOS 350D con filtro modificato Baader,ho usato pure il filtro Astronomik CLS da 2" per ridurre l'inquinamento luminoso. Sono 24 pose da 6 minuti a 800 ISO, 9 dark, 11 flat ed 11 bias. Elaborazione DeepSkyStacker, Nebulosity, Iris e Adobe PS. Le immagini sono compresse in JEPG e rimpicciolite a 1000x660 pixel circa per postarle sul web.
L'immagine inferiore è a pieno formato della Canon 350D mentre l'immagine superiore è un ritaglio (crop) elaborato in maniera più energica dell'immagine a pieno formato.
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